Ormai Maggi è il nostro appuntamento fisso mensile. Oggi ci parla del fegato, e ci consiglia ben tre tisane!
Marzo è il mese che ci regala la primavera e l’elemento che più rappresenta quello che succede in natura durante questa bellissima stagione è proprio è il legno. Immaginiamo gli alberi che abbandonano il riposo invernale e si ricoprono di gemme dalle quali nasceranno nuove foglie e fiori. La primavera è il momento della rinascita, di un’energia nuova, rigenerante, il periodo in cui il nostro corpo si ricarica di energie per affrontare la bella stagione. L’elemento legno è associato al fegato, un organo che ha la straordinaria proprietà di autorigenerarsi completamente. Le sue cellule, gli epatociti, sono silenti in condizioni fisiologiche normali, cioè quando tutto funziona alla perfezione, ma non appena si manifesta un problema riacquistano la capacità di rigenerarsi per riparare il danno e rigenerarsi.
Il fegato ha tantissime funzioni, dalla regolazione del metabolismo alla depurazione (la maggior parte dei farmaci e delle tossine vengono metabolizzati dal fegato così come l’alcool), dalla secrezione della bile alla sintesi del colesterolo, tanto per elencarne alcune, e possiamo dire che sulla base della varietà delle sue funzioni sia l’organo più complesso del nostro corpo.
E’ molto importante quindi prendersene cura e tenerlo sempre in forma.
Situazioni di stress, nervosismo ed irritabilità influiscono tantissimo sulla funzionalità epatica e non è un caso se spesso per definire la nostra rabbia usiamo espressioni che richiamano ad un’iperattività epatica: “sono verde di rabbia” si riferisce al colore verde della bile e indica proprio un’aumento della produzione di bile in relazione alla nostra rabbia. Per questo io spesso associo alle tisane per detossificare e depurare il fegato anche delle tisane rilassanti e calmanti.
Vi voglio quindi oggi proporre due tisane per il fegato, una per coraggiosi con il carciofo (credetemi, amarissimo!!!) e una dal sapore sicuramente meno amaro.
Inoltre vi proporrò anche una tisana rilassante da sorseggiare in qualsiasi momento della giornata ne sentiate il bisogno.
Considero sempre un periodo di depurazione epatica di almeno 15 giorni, soprattutto in primavera
La pianta che inserisco in entrambe le tisane perchè associo più di tutte le altre al fegato è il cardo mariano, un vero toccasana per quest’organo*
TISANA EPATICA AL CARCIOFO (100 g)
- cardo mariano g30
- carciofo g 20
- tarassaco g20
- melissa g 15
- malva g15
TISANA EPATICA SENZA CARCIOFO (100g)
- cardo mariano g 30
- tarassaco g30
- angelica g20
- tiglio g20
TISANA RELAX (100G)
- fiori d’arancio g20
- tiglio g20
- passiflora g20
- melissa g20
- biancospino g20
Se volete aromatizzare con degli oli essenziali (rimando al post di gennaio per la preparazione dei mieli aromatizzati) vi suggerisco di solubilizzarli nel miele di tiglio o di arancio dolce. Consiglio 1 goccia di olio essenziale di arancio o limone per tazza, ma ai coraggiosi di sopra voglio suggerire l’olio essenziale di rosmarino, uno dei più indicati per il fegato (qui possiamo anche fare ½ goccia per tazza, ovvero solubilizziamo 1 goccia in un cucchiaino di miele e ne utilizziamo la metà)
*Il Cardo Mariano deve il suo nome ad una leggenda medioevale secondo la quale la Madonna per proteggere Gesù dai soldati di Erode, lo nascose sotto la pianta del cardo e mentre lo adagiava le caddero delle gocce di latte che macchiarono le sue foglie di bianco. In memoria di quell’avvenimento le foglie del cardo mariano conservano tuttora delle striature bianche. La sua azione benefica sul fegato è dovuta principalmente alla silimarina, una sostanza che riattiva la capacità di autorigenerazione e riparazione delle cellule epatiche e fa si che la pianta sia efficace anche nella riduzione dei livelli di transaminasi, gli enzimi epatici che risultano alterati nella maggior parte delle patologie del fegato e anche nel combattere la steatosi, una condizione patologica nota anche come “fegato grasso”, dovuta proprio all’accumulo di grassi nelle sue cellule che va assolutamente tenuta sotto controllo e curata immediatamente. Il cardo mariano, nelle situazioni più importanti può anche essere assunto sottoforma di estratto secco (capsule) col dosaggio massimo di 1,5 g di estratto al giorno.